martedì 26 maggio 2015

Il labirinto del fauno: Una fiaba nell'incubo

1944, la spietata dittatura di Franco è salda in Spagna e il paese si trova a fare i conti con i tentativi di sovversione rivoluzionari.
Partiamo dall'inizio, la storia reale è più forte della fiaba in sè, perchè manca di pecche narrative.
La fiaba di Ofelia sembra quasi passare in secondo piano, ma si sposa bene con la storia che si svolge nel mondo reale.
Insomma, quasi tutto il film è fatto da due storie completamente differenti che pian piano si avvicinano tra di loro.
Passiamo a ciò che mi ha colpito di più: la regia! La regia di Del Toro è fatta bene, la resa di ogni spazio,intrecciato tra la location fiaba e quella storica,è data già da subito,prima che le narrazioni si uniscano effettivamente; Ho amato le dissolvenze di montaggio e le idee di stacco di regia.
Altra cosa che colpisce di questo film è la scenografia, con trucchi e costumi annessi, che è molto reale nel crudele mondo del fascismo spagnolo e molto surreale nel magico mondo di Ofelia.
Il finale del film è tutto da capire ed interpretare, poteva sembrare banale e invece è l'opposto.
Passiamo al punto debole della pellicola di Del Toro: lo sviluppo della fiaba stessa, lento e a volte debole e scontato, con più attenzione alla narrazione storica degli eventi ma è un film da vedere.
Per gli appassionati della sezione, amerete gli effetti speciali!
Cos'è,infine,Il labirinto del fauno? Basta leggere Baudlaire e il collegamento si fa pian piano più spontaneo, è i fiori del male!
IL LABIRINTO DEL FAUNO: 82/100

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